venerdì 31 luglio 2015

L'ufficio dei bambini



 Il brano di oggi viene dal libro di Loris Rosenholz, Il cigno magico, dove egli racconta la sua esperienza nell'asilo di Piazza Aquileia a Milano, da lui fondato. L'asilo, fondato nel 1966, fu un centro di avanguardia per la sua modalità di lavoro: la pedagogia della relazione. L'accudimento emotivo diventa l'ambiente ottimale  per la crescita intelluettuale e sociale del bambino. Rosenholz ho poi proseguito il suo lavoro come supervisore per alcuni asili privati e pubblici, tra cui per molti anni alla Casetta. 


E’ bello stare all'asilo", dice un bambino di 4 anni, trasportato dall'entusiasmo mentre gioca con un amico. "E’ come l'ufficio dei bambini". E, dopo una pausa di riflessione, aggiunge: "... E il gioco è il loro lavoro!"[…]

 Una bambina di 5 anni inizia una conversazione con un gruppo di coetanei in questo modo: "L'asilo mi sembra la casa dei piccoli, qui mangi, giochi, dormi..." Un'altra bambina la interrompe: "Sì, e fai la pipì, la cacca..." Risate tutto attorno. Prima bambina: "Stupida, mica scherzavo, qui noi facciamo anche le cose che a casa non si può. Saltiamo, facciamo un po' casino, è come una casa... però è la casa dei bambini." Un terzo bambino: "Io dico che l'asilo è la nostra tana"– E poi aggiunge con voce emozionata: "...era il rifugio che i grandi non ci trovavano... però solo ogni tanto, eh...!" "Sì... solo per gioco" interviene un altro "Se no come facciamo a vivere sempre qui?" Silenzio e riflessione generale in un'atmosfera sospesa, di leggera tensione, rotta all'improvviso dalla prima bambina che con fare deciso dice: "Noo... l'asilo è COME SE FOSSE una casa ma poi si ritorna dalla mamma!" E dopo questa frase rassicurante la tensione crolla e tutti riprendono a giocare.