lunedì 7 dicembre 2015

Che cos'è l'attaccamento?

 


Iniziamo con questo articolo la pubblicazione delle letture per educatori, fatte alla scuola materna "la casetta". Il ciclo delle letture aperto a tutti i lavoratori del settore, è il primo evento per celebrare i trent'anni della scuola. Questa primo scritto, tratto da Nature Culturali, è stato presentato dalla Dott.ssa Varesano. La lettura si focalizza su un punto fondamentale: gli studi sullo sviluppo dell'attaccamento cioè della nascita del legame tra il bambino e la mamma. Il tema è di interesse fondamentale per cui svolge un lavoro all'interno di strutture che si occupano di prima infanzia.




giovedì 12 novembre 2015

Trent'anni assieme ai bambini

E' quest'anno sono 30 per la Casetta !!! 

Anni di lavoro con bambini e famiglie, anni di formazione di educatori e tirocinanti che sono passati per l'asilo nido e la scuola materna.  
Prendiamo ovviamente spunto dalle parole di Loris Rosenholz per raccontare quali sono i pensieri che abbiamo condiviso e portato avanti in questa lunga strada percorsa assieme.

mercoledì 30 settembre 2015

Il primo giorno

 Fino  ad oggi su queste pagine  abbiamo raccontato tante storie, di mamme  bambini ed educatrici; questa volta vi   proponiamo un articolo del blog "La 27 ora" del corriere della sera: una mamma racconta la sua esperienza di inserimento alla scuola materna. Alla fine ci sono molti commenti di tante mamme con bambini di diverse età, con diverse esperienze. Chiediamo a voi questa volta di raccontarci la vostra storia, il vostro primo giorno al nido o alla scuola materna.
 Com'è stato il vostro inserimento ?

domenica 13 settembre 2015

Perdersi nel bosco, i bambini alla scoperta del mondo.


Settembre, si ricomincia: asilo nido, scuola materna, scuola elementare, e' sempre l'inizio di  una nuova avventura. Per i genitori che affrontano un nuovo inizio,  riproponiamo un brano dal " Cigno Magico." Loris Rosenholz, ci racconta il punto di vista di un educatore che ha accolto molteplici famiglie nei suoi lunghi anni di lavoro.

"Due mesi fa, al momento dell'inserimento di mia figlia all'asilo, pensavo di non aver nessun tipo di problema, anche perché mi ero già praticamente staccata da lei quando ho ripreso a lavorare. Allora l'avevo presa un po' male e credevo di essere ormai vaccinata. Devo dire che ero contenta di inserire mia figlia all'asilo, e in questo asilo.” Così esordì una madre, di professione psichiatra, intervenendo in un'assemblea di genitori che aveva come argomento la separazione dai figli.- "Per le prime due settimane, infatti, tutto tranquillo, sembrava che non ci fossero problemi... Poi una sera sono andata a letto e non sono assolutamente riuscita a dormire, una tremenda crisi di insonnia. Strano, perché non ne avevo mai sofferto. Mi sono alzata, ero molto nervosa, e mi sono messa a fumare una sigaretta, poi ho mangiato, sono passate delle ore, ma sonno niente. Ad un tratto, mentre cercavo di riflettere, ho avvertito come un'associazione improvvisa: mi è balenato in mente l'idea che mia figlia se ne andava perché ormai era grande, non era più solo mia...”[…]

venerdì 31 luglio 2015

L'ufficio dei bambini



 Il brano di oggi viene dal libro di Loris Rosenholz, Il cigno magico, dove egli racconta la sua esperienza nell'asilo di Piazza Aquileia a Milano, da lui fondato. L'asilo, fondato nel 1966, fu un centro di avanguardia per la sua modalità di lavoro: la pedagogia della relazione. L'accudimento emotivo diventa l'ambiente ottimale  per la crescita intelluettuale e sociale del bambino. Rosenholz ho poi proseguito il suo lavoro come supervisore per alcuni asili privati e pubblici, tra cui per molti anni alla Casetta. 


E’ bello stare all'asilo", dice un bambino di 4 anni, trasportato dall'entusiasmo mentre gioca con un amico. "E’ come l'ufficio dei bambini". E, dopo una pausa di riflessione, aggiunge: "... E il gioco è il loro lavoro!"[…]

 Una bambina di 5 anni inizia una conversazione con un gruppo di coetanei in questo modo: "L'asilo mi sembra la casa dei piccoli, qui mangi, giochi, dormi..." Un'altra bambina la interrompe: "Sì, e fai la pipì, la cacca..." Risate tutto attorno. Prima bambina: "Stupida, mica scherzavo, qui noi facciamo anche le cose che a casa non si può. Saltiamo, facciamo un po' casino, è come una casa... però è la casa dei bambini." Un terzo bambino: "Io dico che l'asilo è la nostra tana"– E poi aggiunge con voce emozionata: "...era il rifugio che i grandi non ci trovavano... però solo ogni tanto, eh...!" "Sì... solo per gioco" interviene un altro "Se no come facciamo a vivere sempre qui?" Silenzio e riflessione generale in un'atmosfera sospesa, di leggera tensione, rotta all'improvviso dalla prima bambina che con fare deciso dice: "Noo... l'asilo è COME SE FOSSE una casa ma poi si ritorna dalla mamma!" E dopo questa frase rassicurante la tensione crolla e tutti riprendono a giocare.

sabato 6 giugno 2015

Quali nonni per quali famiglie



  Vi proponiano una riflessione tratta dal libro di S.Vegetti Finzi , Nuovi nonni per nuovi nipoti, che scaturisce anche dagli incontri per i nonni fatti negli asili nido I Nidi del nido e I Cuccioli del leone. La comunicazione quotidiana con i nonni che accompagnano i bimbi al nido ha portato all'organizzare delle serate, in cui anche loro  potessero  confrontarsi e portarsi a casa qualche indicazione che li aiutasse nel gestire quotidianamente figli e nipoti. Prossimamente pubblicheremo e i  racconti  che ci faranno delle loro esperienze di nonni.

domenica 12 aprile 2015

Le prime amicizie




«Vuoi   giocare con me?»: verso i tre, quattro anni è il modo più semplice per fare amicizia. E iniziare così nuove relazioni con i coetanei fuori dalla fami­glia, all'epoca dell'asilo e dei primi passi nella società. Oggi, in piena «cre­scita zero», insieme alle culle si svuotano di bambini anche le case, i cortili, le strade, le piazze, i giardini... E sempre più spesso il luogo dei primi in­contri stabili, continui, quotidiani con gli altri bambini, è proprio l'asilo: è qui che nascono le prime amicizie, insieme ai primi giochi di gruppo. E an­che le prime passioni, le confidenze, le complicità, i conflitti, le gelosie, i tra­dimenti, i liti i, i grandi dolori... E le grandi riappacificazioni.[…]

martedì 17 marzo 2015

Giovanni e il suo disegno



 Questo racconto è tratto dall' intervento al convegno "Come e perchè  scegliere l'asilo nido" . La dott.ssa Serena Bontempi, coordinatrice della struttura I nidi nel nido, ci mostra quante cose    si possono trovare  dentro a un solo disegno e cosa significa per una mamma ed un bambino, lasciarsi e ritrovarsi ogni giorno. 

lunedì 23 febbraio 2015

Le educatrici raccontano: Tu non mi capisci






Questo racconto è stato elaborato sulla base dei risultati dei corsi di formazione organizzati da Archè, a favore delle insegnati e delle coordinatrici delle scuole affiliate alla FISM di Udine . In questi corsi le insegnanti che vi partecipavano portavano delle osservazioni sulle loro esperienze quotidiane, che venivano discusse con le docenti del corso e le altre allieve. Sicuramente questo racconto mostra  un pezzetto di vita dei bambini alla scuola materna e le difficoltà che possono incontrare, ma racconta  anche altro: come nella routine quotidiana a volte ci dimentichiamo di ascoltare i bambini e di come certe volte anche "i grandi"possono chiedere scusa. Cosa ne pensate? Aspettiamo le vostre opinioni !!!
 

martedì 20 gennaio 2015

Un momento speciale per giocare e pensare insieme

Vi proponiamo un intervento di Jeanne Magagna al gruppo seminariale Tempo lineare per una Cultura dell'Osservazione organizzato dall'Associazione Genitori e Amici del Tempo Lineare a Roma, che parteciparerà come relatrice al convegno organizzato dal nostro consorzio COME E PERCHE' SCEGLIERE L'ASILO NIDO.


Giochiamo in molti modi da bambini e da adulti, quando creiamo la nostra giornata e i nostri sogni. Il gioco ci permette di esprimere il nostro stato emotivo più profondo e di elaborare esperienze emozionali significative.

lunedì 12 gennaio 2015

La giusta fatica di crescere





L’Arca- Consorzio Servizi per L’Infanzia in coorganizzazione con il Comune di Trieste presenta un’importante iniziativa rivolta a tutte le famiglie e i cittadini della nostra provincia in merito all’offerta dei servizi per la prima infanzia (0-3 anni). Oltre a molte informazione sulle norme e sui vari servizi per i piccolissimi e le loro famiglie, l’iniziativa propone degli importanti interventi  formativi per riflettere sulla mutata funzione genitoriale delle ultime generazioni e sul primo periodo della vita, sull’infanzia, periodo evolutivo delicato e contemporaneamente decisivo.
 Cogliamo l'occasione per pubblicare un brano tratto da "La giusta fatica di crescere"di Manuela Trinci, relatrice al convegno.